Perchè VegAnic?

I punti principali per una scelta consapevole VegAnic

Le ragioni della scelta VegAnic

Le ragioni salutistiche, etiche ed economico-ambientali della scelta VegAnic sono supportate da dati di anatomia comparata, da conoscenze di fisiologia applicata all’alimentazione, da elementi di economia domestica e da una nuova coscienza ecologica. A sostegno di queste motivazioni vi sono una visione etica che pone tutta la vita (visione biocentrica) e non solo l’uomo (visione antropocentrica) al centro delle nostre attenzioni, e soprattutto vi è la possibilità di esercitare la capacità innata nell’individuo di osservare e percepire. Tanto è importante questo ultimo punto che nel libro Mangiar Sano e Naturale viene descritta, per la prima volta, una tecnica infallibile per recuperare il proprio istinto animale andato in parte perduto: la tecnica dell’osservazione e dell’ascolto dei Campanelli d’Allarme. Grazie all’istinto è possibile riconoscere autonomamente il cibo che ci fa bene da quello che ci danneggia, imparando a districarsi fra teorie, consigli dietetici, articoli di giornali e programmi tv.


Nelle pagine del libro è possibile trovare, inoltre, le informazioni necessarie a sfatare diversi miti sull’alimentazione: il mito delle proteine nobili della carne, il mito del latte come alimento più completo, dei formaggi ricchi di calcio che aiutano a prevenire l’osteoporosi, dello zucchero che dà energia, del vino che fa buon sangue, del sale che da gusto ai cibi e serve a mantenere buona la pressione sanguigna, e tanti altri equivoci che bisogna avere non tanto il coraggio, quanto il dovere di chiarire.


Nel sistema VegAnic troviamo un modello completo di alimentazione naturale a base vegetale ben bilanciata, capace di soddisfare le esigenze del corpo e della mente e di porre al riparo da rischi di carenze, garantendo un aspetto più giovanile e maggiore energia. La sistema VegAnic è in grado di farsi apprezzare da molti, perché propone cibi buoni, nutrienti, consoni alla natura umana, lontani dalle diete e dalle diete-sacrificio, ricchi di colori e di sapori della nostra terra.



I punti principali della scelta VegAnic

Riassumiamo alcuni punti principali di questo percorso di consapevolezza alimentare da tenere presente e da applicare per orientarsi verso una sana alimentazione naturale e integrale a base vegetale.

  1. Eliminare carne (e pesce) e salumi (o almeno ridurne drasticamente il consumo).
  2. Iniziare sempre un pasto principale con delle verdure crude.
  3. Aumentare notevolmente il consumo di verdure, frutta e cereali integrali in chicco.
  4. Assumere una quota di cereali e legumi in chicco germogliati e seguendo il principio della rotazione.
  5. Eliminare o ridurre drasticamente sale da cucina e zucchero raffinato.
  6. Usare olio di condimento a crudo.
  7. Mangiare frutta a stomaco vuoto (lontano dai pasti).
  8. Non bere durante i pasti (se non si ha sete).
  9. Non associare cibi amidacei (pasta, riso, patate) con cibi ricchi di proteine animali (carne, pesce, uova, formaggi).
  10. Assumere soltanto latticini crudi e biologici (per vegetariani).
  11. Assumere moderatamente uova fresche e biologiche (per vegetariani).
  12. Non assumere cibi o bevande troppo calde o troppo fredde.
  13. Abolire cibi in scatola.
  14. Abolire alcool, fumo, caffè, cioccolato.
  15. Non alzarsi mai da tavola troppo sazi.
  16. Masticare e insalivare a sufficienza.
  17. Mangiare con calma evitando litigi o discussioni a tavola.
  18. Ascoltare i propri Campanelli d’Allarme.
    (Osservare le eventuali reazioni avverse dell’organismo, in seguito all’assunzione di qualsiasi cibo,
    sviluppa l’istinto naturale e guida l’individuo a proteggersi naturalmente contro le malattie e le intolleranze alimentari)

La maggior parte di queste regole possono essere applicate con successo da tutti. Chi utilizza questi semplici consigli vive più felice, più sano e più a lungo, mantenendo un aspetto più giovanile. E' possibile adottare 4 diversi modelli alimentari in accordo con i principi VegAnic:

Il modello VegAnic Onnivoro viene indicato come modello di transizione, perché si spera che la persona che lo sceglie si orienti gradualmente verso l’eliminazione della carne e dei suoi derivati, recuperando la vecchia Dieta Mediterranea basata su frutta, verdura, pasta e altri cereali, pane, legumi, olio d’oliva, saltuariamente latticini e uova, occasionalmente carne e pesce, aggiungendovi i principi VegAnic: cibo integrale, appropriate quantità di cibo crudo, niente o poco sale, poco zucchero, olio a crudo, rotazione di cereali, legumi, verdure, frutta, inversione dell’ordine nell’assunzione delle pietanze, ecc…

Che differenza c’è fra VegAnic ed altri sistemi similari?

Desidero precisare per corretta informazione, che VegAnic, pur essendo anch’esso un sistema alimentare che promuove l’uso di cibi biologici e integrali, si differenzia dalla Macrobiotica e da altre metodiche nutrizionali affini. Questo sia perchè utilizza prevalentemente cibi e gusti della nostra tradizione mediterranea, sia perché dà la giusta importanza agli alimenti crudi.

VegAnic, inoltre, pur promuovendo da molti anni un’alimentazione a base vegetale, non è identificabile tout court con una generica alimentazione vegetariana, e non perché non ne condivida i principi ed i valori, tutt’altro, ma semplicemente perché questo sistema non si limita a informare su cosa mangiare per avere un’alimentazione ottimale sotto l’aspetto salutistico, etico, ecologico ed economico, ma ambisce innanzitutto ad educare (e dove necessario rieducare) il corpo e le abitudini degli individui affinché ritornino liberi di scegliere la loro alimentazione naturale con consapevolezza.

In sostanza il sistema VegAnic include gli aspetti educativi e formativi basati sull’esperienza concreta. Un vero training che ha come obiettivo finale la libertà dagli schemi mentali di attaccamento al cibo, il conseguimento di uno stato di salute e benessere superiori, una migliore conoscenza di se stessi e un’accresciuta sensibilità ecologica ed etica.

L’obiettivo educativo del sistema VegAnic è quello di favorire il risveglio dell’istinto naturale e della capacità di attenzione e d’ascolto attivo nei confronti del proprio organismo, andando oltre i 5 sensi principali e aprendosi alle altre molteplici percezioni. Perciò, a cominciare dal cibo possiamo trasformare il corpo e la mente. E questo non è solo un modo di dire.



Alimentazione e Società

L’alimentazione del futuro è l’alimentazione vegetariana. Lo prevedono le statistiche quando affermano che nel 2050 la maggioranza della popolazione sarà vegetariana, ma soprattutto lo suggerisce il buon senso. Un' alimentazione a base vegetale ben bilanciata, non solo soddisfa pienamente le esigenze nutrizionali dell’organismo in ogni fase del ciclo vitale, ma consente di soddisfare pienamente il gusto dei palati più esigenti grazie alla grande varietà di cibi da cui è possibile attingere.

Inoltre l’alimentazione VegAnic a base vegetale consente di risparmiare sui costi di produzione, consumo e metabolizzazione del cibo, con interessanti e forti implicazioni sul piano economico e socio-sanitario. Si pensi che in Italia l’80% dei bilanci regionali riguardano la voce “sanità” e dato che molte delle malattie più diffuse sono fortemente influenzate dallo stile di vita di cui l’alimentazione è il pilastro principale, si comprende quante risorse economiche potrebbero liberarsi abbassando il tasso di malattia nella popolazione. Infine, ma non per ultimo, i milioni di persone che nel mondo occidentale sostengono l’alimentazione bio-vegetariana, promuovono di fatto con i loro comportamenti una nuova cultura ambientalista in cui si rispettano i diritti del pianeta e di tutte le forme di vita che l’animano.

E’ bene che si sappia che smettere di mangiare carne contribuisce in modo de­terminante alla lotta contro l’effetto serra. Si pensi solo che 10 vacche producono in un anno una quantità tale di metano (il più pericoloso dei gas serra) da far percorrere a un’auto 10.000 km.


I dati FAO/ONU affermano che i bovini a livello mondiale sono responsabili di 1/5 della produzione di gas che provoca effetto serra nell’atmosfera, più di quanto lo sia l’intero comparto mondiale dei trasporti (auto, moto, camion, navi, treni ed aerei).


Non parliamo poi del problema delle coltivazioni per mangimi e degli allevamenti intensivi che inquinano le falde acquifere rispettivamente con l’uso di fertilizzanti chimici e con le deiezioni animali. Ma non tralasciamo almeno la questione del consumo insostenibile delle risorse idriche (rinunciando ad 1 Kg di carne risparmiamo tanta acqua quanta ne consuma un individuo per farsi la doccia in un intero anno. C’è da riflettere su questo, no?).

Inoltre, nella foresta Amazzonica l’88% dei terreni disboscati e circa il 70% delle zone disboscate del Costa Rica e di Panama sono state trasformate in pascolo, ma dopo pochi anni, mediamente cinque, il suolo diventa sterile o poco produttivo, e gli allevatori passano ad abbattere un’altra regione di foresta. Tutto ciò influenza massicciamente il riscaldamento globale e l’equilibrio del clima e degli altri ecosistemi del pianeta.


Smettere di mangiare carne (o ridurla sensibilmente) è un contributo grande ed efficace per non rendersi complici di tutte queste storture.

Sempre più persone in Italia e nel mondo sono oramai orientate a superare la visione strettamente antropocentrica che, in modo abbastanza miope, nel migliore dei casi considera  la protezione dell’ambiente solo in funzione di un ottimale sfruttamento a beneficio unicamente umano. Andiamo verso un nuovo modello di etica individuale, collettiva ed ambientalista, anche se oggi forse questi discorsi fanno sorridere chi considera la vita delle specie non umane e degli ecosistemi solo come un mezzo per soddisfare le proprie abitudini (non le proprie necessità) o per dar seguito ad alcune tradizioni culturali, senza che queste vengano mai messe in discussione (pensiamo alla caccia e alla pesca sportiva, alle corride ed anche a certe tradizioni gastronomiche).

In un futuro non molto lontano il modello etico biocentrico si affermerà. L’Uomo è in procinto di passare ad un nuovo stato di coscienza e sta per liberarsi dei vecchi paradigmi legati forse romanticamente a tradizioni culturali del passato ma scientificamente ed eticamente inadeguati ai tempi moderni. Infatti, essere vegetariani oggi, al di là dei ben documentati benefici sulla salute, significa anche contribuire in modo originale allo sviluppo di una maggiore sensibilità nei confronti dei più alti valori di rispetto per la vita, di etica e di giustizia verso i più deboli, e verso tutti gli esseri senzienti (compresi gli animali) che come noi sperimentano emozioni (piacere e dolore, sofferenza e gioia).

Dovremmo educarci, ed educare i nostri figli, alla pace e alla non violenza, acquisendo maggiore capacità di compassione e sensibilità per gli animali, invece di tollerare, come sempre è stato fino ad oggi, ogni abuso e sopruso a loro danno. Diciamo la verità, quanti bambini sono cresciuti dando fuoco ai formicai, tagliando code alle lucertole, maltrattando gatti, cani, uccellini o pesciolini indifesi? Chi ha soffocato delle vespe sotto un bicchiere, chi ha massacrato delle meduse sulla spiaggia, e tutto ciò di nascosto dagli adulti o con la loro complice indifferenza. Non c’è da meravigliarsi poi se crescendo con tali esperienze si viva nell’indifferenza verso le sofferenze degli animali da allevamento che fanno vite letteralmente da tortura.

Da qui, il passo per restare apatici davanti alle guerre fra uomini è veramente breve, come è breve l’incuranza verso il destino di centinaia di milioni di persone che soffrono la fame. Con l’animo indurito assistiamo alle guerre fra esseri umani che consideriamo come delle competizioni sportive in cui poter sperimentare nuove tattiche, nuove armi tecnologiche e stare a guardare, che tanto a vincere sarà sempre il migliore. Gli animi più sensibili si indigneranno per qualche istante davanti a tutto ciò ma spenti i riflettori della cronaca mediatica tutto passa nel dimenticatoio, mentre laggiù, da qualche parte continuano ad ammazzarsi.

Sia chiaro, non condivido affatto il pensiero di coloro che antepongono l’amore verso gli animali a quello verso i propri simili, ma nemmeno accetto l’idea di un diritto alla sopravvivenza dell’uomo che possa essere interpretato come “diritto all’abuso” della sua forza esercitata su forme di vita più deboli o meno abili. Oggi va sempre più affermandosi un’etica secondo la quale non è più accettabile che l’uomo si arroghi il diritto di poter privare della vita altri esseri senzienti solo per soddisfare le proprie esigenze di svago. Questo non è degno di nessuna civiltà avanzata.


A cura del Dr. Michele Riefoli

VegAnic è stato ideato dal Dr. Michele Riefoli autore del libro Mangiar Sano e Naturale interamente dedicato all'alimentazione VegAnic. Vieni a scoprire di cosa parla il libro di Michele Riefoli.