Post-fazione 2 di Paola Maugeri

VOGLIO DIVENTARE VEGANIC

C’è una certezza che in tutti questi anni di mio interesse per un’alimentazione consapevole ho sempre portato dentro il mio cuore, e cioè che indipendentemente da sesso, razza, provenienza o religione, mangiare è ciò che accomuna tutti gli esseri umani. Mentre leggevo il bel libro di Michele Riefoli questa frase tornava spesso alla mia mente e mi chiedevo perché, in realtà, sappiamo così poco di ciò che mangiamo, e perché continuiamo a consumare cibo che impoverisce e non nutre. Improvvisamente, un’altra frase letta tanti anni fa mi è arrivata alla mente: «Il patriottismo è il cibo che mangiamo durante l’infanzia»!

Ecco cosa recitava il verso di un antico poeta cinese e lì una porta si è aperta facendo riaffiorare alla mia mente il pensiero di tutti questi anni di libri, studi, conferenze e soprattutto di litigi che ho dovuto sostenere per difendere la mia scelta vegana. Non ho mai litigato così tanto per nessun altro argomento, perché per le proprie scelte alimentari si può litigare moltissimo, si possono addirittura perdere amici che credevi cari e mettere in crisi relazioni che pensavi fossero a prova di bomba, perché guai se affermi che la fettina che mangiamo in realtà è un pezzo di cadavere che andrebbe seppellito (lo diceva Leonardo Da Vinci), o che il riso bianco andrebbe meglio per incollare i manifesti, o ancora che il latte di mucca è deleterio per il corpo umano! La dieta attuale, adottata dalla maggior parte delle persone del mondo occidentale, viene ritenuta valida solo perché socialmente condivisa, ma non è né ben equilibrata né adeguata, e soprattutto si basa sulla disinformazione perché, maltrattare e macellare milioni di creature senzienti e avvelenare la terra con milioni di litri di pesticidi e agenti chimici, non accresce minimamente il benessere umano, né tanto meno produce ricchezza; soprattutto, cosa ancora più importante, non ci nutre!

Perché noi siamo quello che mangiamo! Naturalmente non c’è alcun interesse nel far sì che questo pensiero diventi dominante perché ci renderebbe esseri pensanti, critici, consapevoli e questo porterebbe a un calo considerevole dei profitti di quell’industria alimentare che specula, sfrutta, depaupera e uccide. Ebbene, il naturale desiderio e l’istinto di cercare una mia verità mi hanno portato a voler vedere al di là delle norme standardizzate e fuori da quelle socialmente accettate. Ho sviluppato perciò una naturale compulsione a mettere tutto in discussione che ha fatto sì che io cominciassi presto: a otto anni infatti aprendo il frigorifero, vidi in una confezione da supermercato quello che restava di un coniglio. Mi sembrò di vedere i suoi occhi guardare dritto dentro i miei. Svenni. A dodici anni la scelta vegetariana. Da allora ho continuato a cercare di capire, di comprendere profondamente, e così, man mano che capivo, prendevo decisioni e a trent’anni sono diventata vegana.

Oggi, a quaranta e dopo aver letto il libro di Michele voglio diventare VegAnic! Perché questo libro è il perfetto compendio di tutto quello che c’è da sapere per ricominciare ad usare il nostro potere di critica, per iniziare a guardarci profondamente dentro, per comprendere che è arrivato il momento di mangiare per scelta e non per abitudine, per lasciarci alle spalle tutti i condizionamenti che abbiamo subìto, per liberarci di quel senso di patriottismo di cui sopra e cercarne uno nuovo, per ricordarci che la rivoluzione si fa nel piatto e per tornare a riappropriarci di quel continuum, di quella naturale saggezza dell’essere umano che ci riporterà a rallegrarci delle meraviglie che madre Terra, nonostante tutto, nella sua grande provvidenza continua a donarci! Bon appetit!

Paola Maugeri, conduttrice televisiva e ambasciatrice per l’Italia di un protocollo
sull’ambiente della Commissione Europea all’ultimo Summit di Copenhagen (2009)